sabato 3 gennaio 2009

Un'ottima annata

Breve spazio nelle vostre menti sovraffollate per una riflessione. Visto il proliferare di gruppi su Facebook a questo proposito; vista l'importanza crescente del sopraccitato nelle nostre vite; vista, last but not least, l' abbondanza di tempo libero nella mia routine d sti giorni: penso. MA è MAI POSSIBILE CHE OGNI ANNO DICIAMO VAFFANCULO è STATO UN ANNO DI MERDA E NE INIZIAMO UNO NUOVO NELLA SPERANZA DI BUTTARE QUELLO PASSATO NEL CESSO? ragazzi, prendiamola con più calma. Innanzitutto, se fossi un anno mi sentirei vagamente offesa. Eppoi..se allo scadere del fatidico 31 dicembre ci affanniamo tanto per tirare un calcio ai 365 giorni appena passati per scordarli..bè ecco..secondo questo ragionamento, escludendo l'arcadia dell'infanzia, abbiamo passato tutti una vita di merda. Diciamocelo: siamo troppo pessimisti, me inclusa. Ma ce la sentiamo davvero di gettare nell'oblio un intero anno? Eddai, che qualcosa lo volete salvare anche voi. Io non posso e non voglio scordare le mangiate che mi sono fatta, il mare della calabria, le notti con chiaveggiusta, il fatto che mi sono innamorata, norimberga, le persone che ho conosciuto, una mamma per amica stagione 7, londra, i cappucci della olly, la fede che si è messa con luca, gli amici vecchi e nuovi, la patente, le multe e i punti della suddetta, le mie ciabatte giganti, il 100 di ste, le telefonate a gianmarco, madagascar 2 (questo risale a ieri sera ok, ma è 2008 quindi non sottilizziamo) , le mucche, l'ultimo della allende, le barzellette di valentina. E sono sicura un sacco di altra roba. Non saprei dire se è più quella che mi ha fatto stare bene o quella che mi ha fatto stare male, ma so che non è in mio potere cancellare nulla e voglio portarmi dietro gioie e dolori e ricordare tutto, perchè quello che non uccide fortifica e quello che mi ha fatto sorridere merita di accompagnarmi nei giorni bui. Faccio troppo santone del Tibet? Mmmmm occhei. Fa niente. L'importante è che non concludiamo quest'anno con rancore, che ricordiamo che anche se Giusy Ferreri ci rompe ancora i coglioni, quando nevica la macchina non parte e Berlusconi ha vinto le elezioni, siamo nati e viviamo. E che questo ci basti a sorridere.

Bianco Natal

3 gennaio 2008 e parte sta nuova avventura. Maddechèè?? , replicherebbero i più saggi romani. Di questo nuovo bloggo, rispondo io dalle lande desolate della brianza. Vi state riprendendo dalle feste cari? No perchè, permettetemi una leggera riflessione. Mi sembra sempre più di rendermi conto che il concetto di "festività" va alla deriva. Solo in Italia, però. "Natale", di per sè, dovrebbe ricondurre il pensiero alla natività di Cristo, all'albero con gli addobbi, al massimo, un filo più glibalizzato, a Babbo cheèrossoperchèlacocacolaèrossa sì lo sappiamo diamine, ma lasciateci sognare in pace, voi e la vostra controcorrente nociva. Gli auguri, i regali e il torrone. Il torrone ho detto, attenzione.. il torrone, bon. Non il torrone, le zeppole, il capretto, il pesce, il panettone con l'ira di dio dentro, l'insalata di mare, il cotechino e le lenticchie TUTTO IN UN GIORNO. Ennò. Perchè allora non sono più feste signori! Non è più un momento di relax! Sarà mica che uno lavora un anno intero, benedice il padre il figlio e lo Spirito Santo per avergli concesso quei 5 giorni che non deve vedere il sudbolo del capo reparto eppoi si ritrova incastrato? Breve cronistoria del disastro. 23 dicembre: i bambini smettono scuola. Ooooh là. Iniziano le vacanze, benissimo. BENISSIMO?? Ma benissimo una mazza! Dove li pianti i bambini per DUE SETTIMANE? Che urlano, giocano, si strappano amichevolmente capelli occhiali e vestiti e non parlar loro di fare i compiti, potrebbe essere pericoloso. 24 dicembre: bel risveglio, gran bel risveglio con la neve, la caldaia rotta o qualche palla dell'albero di natale tragicamente scomparsa sotto l'orda funesta degli infanti. Chebbello. Apri i regali.. maggrazie, non dovevate! E intanto cerchi di chiamare a raccolta tutto il tuo già scarso ingegno per capire da quale stramaledetta parte si guarderà la stampa di Kandinskij che ti hanno appioppato..magari pensando anche che ti sarebbe piaciuta. Eh bè sì. 25 dicembre: se non siete meridionali come la sottoscritta, vi siete salvati dall'autodistruzione della sera della vigilia e vi dirigete con l'occhio ancora fresco verso casa della suocera. Con beatitudine, serenamente e incredibilmente immemori del massacro degli anni precedenti. Antipasto di pesce, primo di pesce, secondo di tutto e di più per un totale di circa 5000 kilocalorie. Esci dalla casa della suddetta suocera che se non sei morto poco ci manca e rotoli, rotoli, rotoli..dolcemente verso casa, con il peso specifico che si aggira intorno a quello di un mammut. Cosa ne so io del peso dei mammut? Lo immagino, checcavolo! Non basta. Oltre a una sovrabbondanza di cibo tale da fare arricciare i peli al Terzo mondo, a ore e ore di stremanti partite di tombola e sette e mezzo che neanche il circolo della bocciofila, uno torna a casa convinto di non aver poi esagerato come gli altri. No eh? E il mezzo litro di vino che hai tracannato con il primo era un ologramma? Bè. la notte la passi, nella migliore delle ipotesi, in bagno. Con un figlio con la febbre, la suocera che gracchia e il vicino di casa immerso nella baldoria in un baccanale che continua fino alle 4, quando lo senti leggermente sbronzo comunicarti la sua FELICITààà è TENERSI PER MANO ANDARE LONTANO LA FELICITààà.. e tua moglie. Che dorme vagamente eterea, perchè è Natale e per una volta tu sei a casa e allora delego a te. Che bello il potere.

Merri crismas :)